Come funziona la bufala di Whatsapp a pagamento
|Ci risiamo! A cadenza periodica con la classica catena di Sant’Antonio gira negli ultimi tempi la solita bufala di Whatsapp a pagamento. Del resto le “fake news” sono una delle principali piaghe dei social network e dei servizi di messaggistica istantanea, che proprio per la loro visibilità sono un ottimo veicolo di bufale e notizie false. Chi mette in giro queste voci? Forse qualche buontempone che, bontà sua, non ha nulla da fare o persone che ne traggono beneficio. Secondo l’ultima bufala Whatsapp diventerà un servizio a pagamento dal 13 gennaio, ma in realtà questa notizia è circolata anche negli anni precedenti senza però alcun fondamento. Scopriamo nel dettaglio come funziona la bufala di Whatsapp a pagamento.
Come funziona la bufala di Whatsapp a pagamento
Se hai già ricevuto il solito messaggio della catena di Sant’Antonio forse già sai come funziona la bufala di Whatsapp a pagamento, ma è sempre bene rinfrescarsi la memoria. Il messaggio viene inviato da un contatto, il quale evidentemente ignora che si tratta di una bufala, in cui viene anticipato che Whatsapp diventerà un servizio a pagamento a partire dal 13 gennaio. Nel messaggio viene però specificato che, se il testo verrà inoltrato ad almeno 20 contatti, Whatsapp continuerà ad essere gratuito. Il messaggio, per avere una maggiore credibilità, spiega che questa notizia circola con insistenza anche sui telegiornali. Peccato però che nei tg nazionali e regionali non è mai stata fatta menzione di questa novità. I più scaltri, magari dopo esserci caduti una prima volta nel tranello, hanno capito che si tratta semplicemente di una “fake news” ed hanno ignorato il messaggio. Scopriamo come funziona la bufala di Whatsapp a pagamento nell’ultimo paragrafo.
Whatsapp a pagamento? Nessuna conferma da parte di Facebook
Molte persone hanno capito come funziona la bufala di Whatsapp a pagamento e giustamente hanno interrotto questo circolo vizioso. Molti creduloni però hanno subito abboccato all’amo, e diffondono in maniera virale questi messaggi. Se questa notizia dovesse essere vera sarebbe lecito aspettarsi un comunicato da parte di Facebook, l’azienda proprietaria di Whatsapp. Dai vertici di Menlo Park però non è mai arrivata nessuna comunicazione in tal senso, ed è stato categoricamente smentito che Whatsapp possa diventare a pagamento. Magari un domani Facebook deciderà davvero di richiedere un pagamento per il servizio di Whatsapp, ma per ora non è nei piani di Mark Zuckerberg e soci. Posso solo consigliarti, prima di diffondere qualsiasi notizia, di appurare la fonte e soprattutto di verificare il contenuto. Ecco come funziona la bufala di Whatsapp a pagamento, hai mai ricevuto un messaggio simile da qualche tuo contatto?