Steve Jobs sotto l’occhio dell’FBI nel 1991
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In quegli anni, Bush stava costituendo un consiglio governativo sull’esportazione, che si sarebbe occupato di gestire e favorire gli scambi commerciali con l’estero. Jobs, allora alla ricerca del rilancio con NeXT e Pixar, era tra i candidati per occupare un ruolo in quella commissione. In questo frangente, all’FBI, viene dato l’incarico di indagare sulla vita di Jobs, ed i dettagli di questa indagine sono stati resi pubblici proprio recentemente.
Sfogliando nel dossier si è trovato come l’FBI fosse a conoscenza del “reality distortion field”, ossia il modo in cui Jobs, riusciva a cambiare la percezione della realtà in modo da convincere i suoi interlocutori di qualcosa che in realtà non era del tutto vero o lo sarebbe diventato solo in futuro. A seguito delle ricerche fatte dall’FBI su Steve Jobs, unitamente al suo passato tra droghe ed alla scarsa affidabilità nel prendersi cura della sua figlia Lisa, tramontò l’ipotesi di inserirlo nel consiglio governativo sulle esportazioni.
Un altro dettaglio curioso venne fuori, nel 1985 Jobs rischiò di subire un attentato attraverso una bomba a causa di un mitomane e fortunatamente, l’attentato non andò mai in porto.
Via | saggiamente